"Sonderbehandlung" and Crematory II: The Typhus Epidemic of January 1943
Nell'Aktenvermerk del 29 gennaio 1943 relativo all'impianto elettrico del crematorio II, si legge:
"Questa messa in funzione [del crematorio a partire dal 15 febbraio 1943] si può
tuttavia estendere soltanto a un uso limitato delle macchine esistenti (con la qual cosa si
rende possibile una cremazione con contemporaneo trattamento speciale), poiché la linea
di alimentazione che porta al crematorio è troppo debole per il consumo della potenza di
esso".
["Diese Inbetriebsetzung kann sich jedoch nur auf beschränkten Gebrauch der
vorhandenen Maschinen erstrecken (wobei eine Verbrennung mit gleichzeitiger
Sonderbehandlung möglich gemacht wird), da die zum Krematorium führende Zuleitung
für dessen Leistungsverbrauch zu schwach ist"](1).
Che cosa può significare l'espressione "cremazione con contemporaneo trattamento speciale"?
D. Dwork e R.J. van Pelt la interpretano in questo modo:
"When Bischoff and Dejaco had modified the basement plan of crematoria II and III to
include a gas chamber, they had increased the anticipated electricity consumption of the
building. The ventilation system was now simultaneously to extract the Zyklon B [sic]
from the gas chamber and fan the flames of the incinerators. They had contacted AEG,
the contractor for the electrical systems, but because of rationing AEG had been unable
to get the heavy-duty wiring and circuit breakers the system required. As a result,
crematorium II was to be supplied with a temporary electrical system; nothing all was
available for use in crematorium III. Furthermore, the AEG representative in Kattowitz,
Engineer Tomitschek, warned the Auschwitz building office, the capacity of the
temporary system would not allow for simultaneous "special treatment" and incineration"
(p.330).
In altri termini, la potenza della linea elettrica del crematorio non permetteva di eseguire
contemporaneamente cremazione e gasazione omicida.
In realtà, il testo dice esattamente il contrario: l'utilizzazione limitata delle "macchine esistenti"
permetteva comunque la "cremazione con contemporaneo trattamento speciale".
Per capire il senso della frase summenzionata è necessario collocare il documento nel suo
contesto storico.
Il 29 gennaio 1943 l'ingegnere della Topf Kurt Prüfer ispezionò i cantieri dei quattro crematori
di Birkenau e redasse un "verbale di prova" (Prüfbericht) nel quale, a proposito del crematorio
II, scrisse:
"Dieser Gebäudekomplex ist baulich bis auf kleinere Nebenarbeiten fertiggestellt (Decke
des Leichenkellers 2 kann wegen Frost noch nicht ausgeschalt werden).
Die 5 Stück Dreimuffel-Einäscherungsöfen sind fertig und werden z. Zt. trockengeheizt.
Die Anlieferung der Be- und Entlüftungsanlage für die Leichenkeller verzögerte sich im
Folge der Waggonsperre, sodass der Einbau voraussichtlich erst in 10 Tagen erfolgen
kann. Somit ist die Inbetriebnahme des Krematoriums II bestimmt am 15.2.43 möglich"(2).
Riallacciandosi a questo rapporto, l' Aktenvermerk del 29 gennaio 1943 precisa:
1) che il termine indicato da Prüfer per l'entrata in servizio del crematorio (il 15 febbraio 1943)
poteva essere rispettato soltanto con un "uso limitato delle macchine esistenti", e
2) che ciò avrebbe garantito comunque una "una cremazione con contemporaneo trattamento
speciale".
Quali erano le "macchine esistenti"? La risposta a questa domanda si trova in due importanti
documenti. Nell' Aktenverk di Kirschnek del 29 gennaio 1943, nel quale, con riferimento al
crematorio II, si legge:
"Die elektrischen Anschlüsse für die zum Ofen gehörenden Motore für die
Druckluftgebläse werden z. Zt. verlegt. Die 3 grossen Saugzuganlagen, an den
Schornsteinen befindlich, sind eingebaut und betriebsfertig erstellt. Auch hier werden
zur Zeit die elektrischen Anschlüsse für die Motoren verlegt. Der Leichenaufzug wird z. Zt. Provisorisch eingebaut (als Plateauaufzug). Die Be- und Entlüftungsanlage für die Leichenkeller ist infolge der Waggonsperre,
die vor einigen Tagen erst aufgehoben wurde, noch nicht eingetroffen, die Waggons
rollen und es wird täglich mit dem Eintreffen dieser Materialen gerechnet. Der Einbau
kann in ca. 10 Tagen erfolgen"(3).
Questo rapporto è pienamente confermato dai moduli relativi al tempo di lavoro redatti
dall'installatore della Topf Heinrich Messing, che descrivono i seguenti lavori da lui eseguiti nel
crematorio II gennaio 1943:
"04/05.01: Reise.
05/10.01: Montagen d. Saugzug-Anlagen in Krematorium. 1 11/17.01: Transport und Montage der 3
Saugzug-Anlagen im Krematorium I.(II)
18/24.01: Saugzug-Anlagen im Krematorium I. K.G.L. montiert. (Kr II)
25/31.01: Saugzug u. Be u. Entlüftungsanlagen. 5 Stuck Sekundargebläse für die 5 Dreimuffe1öfen montiert.
Transport des Materials.
01/07.02 Sekundargebläse für die fünf dreimuffelofen montiert"(4).
L'ascensore provvisorio non era stato ancora installato; esso fu ordinato dalla Zentralbauleitung
alla Häftlingsschlosserei il 26 gennaio 1943 (Auftrag Nr.2563/146), ma la sua fabbricazione
terminò il 13 marzo(5).
Ricapitolando, le "macchine esistenti" il 29 gennaio 1943 erano:
I tre impianti di tiraggio aspirato (Saugzug-Anlagen) del camino, dotati ciascuno di un soffiante 625 D (Gebläse 625 D), con
motore a corrente trifase per 380 volt di 15 CV(6).
Le cinque soffierie (Druckluft-Anlagen) dei forni crematori,
fornite ciascuna di un soffiante 290 M (Gebläse Nr. 275 M)
con motore a corrente trifase di 3 CV, 1420 giri al minuto,
380 volt (Drehstrommotor 3 PS, n = 1420/Min. 380 Volt).
Le macchine previste ma non esistenti erano invece:
il Be- und Entlüftungsanlage per il "B-Raum" (2 motori a corrente trifase per 380 volt di 2 CV),
l'Entlüftungsanlage per la sala forni (1 motore a corrente trifase per 380 volt di 3,5 CV),
l'Entlüftungsanlage per Sezier-Aufbahrungs- u.Waschraum (1 motore a corrente trifase per 380 volt di1 CV),
l' Entlüftungsanlage per il "L-Raum" (1 motore a corrente trifase per 380 volt di 5,5 CV)
(7).
Appurato ciò, veniamo alla seconda questione: se l'uso limitato delle macchine esistenti - cioè degli impianti di tiraggio aspirato e dei soffianti dei forni - avrebbe comunque garantito "una cremazione con contemporanea Sonderbehandlung", è chiaro che questa "Sonderbehandlung" non può avere alcuna relazione con la presunta camera a gas omicida del Leichenkeller 1, ma ha invece una stretta connessione in generale con questi impianti, in particolare con la cremazione stessa: essa si riferisce ad un trattamento di cadaveri, non già ad un trattamento di persone vive.
Considerando il contesto storico - una recrudescenza
dell'epidemia di tifo petecchiale scoppiata nel 1942 tanto grave
da indurre il capo dell' Amtsgruppe D dell' SS-WVHA, SS-Brigadeführer und Generalmajor der Waffen-SS Glücks a ordinare l'8 febbraio 1943 la "vollständige Lagersperre" del campo(8)
- il significato del termine "Sonderbehandlung" nell' Aktenvermerk del 29 gennaio 1943 può essere soltanto una estensione del significato igienico-sanitario che risulta da altri documenti(9), ossia: le "macchine esistenti" avrebbero garantito anche con un uso limitato una cremazione ineccepibile dal punto di vista igienico-sanitario.
Ciò è confermato da un documento di un paio di settimane
anteriore. Il 13 gennaio 1943 Bischoff scrisse ai Deutsche
Ausrüstungswerke di Auschwitz una lettera con oggetto
"Esecuzione dei lavori di falegnameria per il locale
Bauvorhaben". In questo scritto egli lamentò tra l'altro il ritardo della fornitura delle porte "per il crematorio I nel
KGL", precisando:
"So sind vor allem die mit Auftragsschreiben vom 26.10.42
Bftgb.Nr.17010/42/Ky/Pa bestellten Türen für das
Krematorium I im KGL, welches zur Durchführung der
Sondermassnahmen dringend benötigt wird"
(10).
La "Durchführung der Sondermassnahmen" non aveva alcun
significato criminale, riferendosi al contrario alla
costruzione di installazioni igienico-sanitarie, incluso
l'ospedale dei detenuti (Häftlingslazarett) progettato nel settore BIII di Birkenau. Se dunque il crematorio serviva per la
"Durchführung der Sondermassnahmen", significa che anch'esso faceva parte di queste installazioni e la sua funzione igienico-sanitaria era esclusivamente la cremazione dei cadaveri dei
detenuti morti al campo.
NOTE
[1]
Citato dall'articolo di D. Irving Holocaust-Historiker graben ihr eigens Grab, in: "Vierteljahreshefte
für freie Geschichtsschreibung", dicembre 1997, p.277.
[2] Prüfbericht des Ing. Prüfers del 29 gennaio 1943. APMO, BW 30/34, p. 101.
[3] Aktenvermerk di Kirschnek del 29 gennaio 1943. APMO, BW 30/34, p. 105.
[4]
J.C. Pressac, Auschwitz: Technique and operation of the gas chambers, op. cit., p.370.
[6] Schluss-Rechnung della ditta Topf alla ZBL riguardo a "BW 30 - Krematorium II". TCIDK, 502-2-26, p.230.
[7]
Topf, Rechnung Nr. 171 del 22 febbraio 1943 relativa agli impianti di ventilazione del crematorio II.
TCIDK, 502-1-327, pp. 25-25a. Ho già pubblicato una fotocopia di questo documento nel mio studio già
citato Auschwitz.The End of a Legend. A Critique of a J.C. Pressac, pp.112-113.